MESSAGGIO


PER IL GEMELLAGGIO
CON FUSCALDO  2018

“Io vi dico: chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell’uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio; ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini, sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio”. (Vangelo secondo Luca 12,8-9)

Prendo spunto dalle sempre belle parole di Gesù nel Vangelo.
Queste sono proposte dalla nostra liturgia ambrosiana per oggi, Mercoledì 8 agosto.
Mi fanno venire in mente un racconto rabbinico:

«Un rabbino istruiva, una volta, i suoi discepoli. Nel corso dei suoi insegnamenti, domandò loro: “Quando comincia il giorno?”. Uno tra loro rispose: “Quando si alza il sole ed i suoi dolci raggi abbracciano la terra e la rivestono d’oro. Allora, un nuovo giorno comincia”. Ma il rabbino non fu soddisfatto da tale risposta. Così, un altro discepolo s’arrischiò ad aggiungere: “Quando gli uccelli cominciano a cantare in coro le loro lodi e la natura stessa riprende vita dopo il sonno della notte. Allora, un nuovo giorno comincia”. Anche questa risposta non accontentò il rabbino. Uno dopo l’altro, tutti i discepoli tentarono di rispondere. Ma nessuno riuscì a soddisfare il rabbino. Infine, i discepoli si arresero e con agitazione domandarono loro stessi: “Allora, dacci tu la risposta giusta! Quando comincia il giorno?”.
Ed ecco il rabbino rispondere con estrema calma: “Quando vedete uno straniero nell’oscurità e in lui riconoscete vostro fratello, in quel momento il giorno è nato! Se non riconoscete nello straniero vostro fratello o vostra sorella, il sole può essere sorto, gli uccelli possono cantare, la natura può ben riprendere vita. Ma fa ancora notte, e le tenebre sono nel tuo cuore!”
».

 Ciò che mi preoccupa in questi tempi sono le contrapposizioni.
Soffro nel vedere le divergenze che diventano arroccamenti.
Ascoltiamo solo quelli che la pensano come noi
e ci convinciamo di essere sempre dalla parte della ragione.
Nascono scontri anche tra coloro che fino poco tempo fa erano vicini e uniti.
Vedo scontri anche tra i cosiddetti credenti!

Vorrei che il gemellaggio Pero-Fuscaldo diventi un invito chiaro
per tornare a vedere in ogni altro uomo un fratello
e ogni altra donna una sorella.
Vorrei che ricominciassimo ad ascoltarci,
a sforzarci di capire che cosa l’altro vuole dire,
provare a capire le sue ragioni,
apprezzare il suo punto di vista.
Vorrei che ci aiutassimo ad ascoltare
chi vive e pensa diversamente da me,
chi viene da pesi diversi dal mio.
E vorrei che provassimo a capire più profondamente
anche chi vive da sempre accanto a me,
ma con il quale, in qualche modo, mi sono chiuso al confronto.

Vorrei riconoscere così, in ogni uomo e donna,
la presenza stessa di Gesù.
E che bello poter essere riconosciuto da Gesù
e da ogni altra persona per quello che sono!

don Maurizio