CHE COSA CI MANCA

Certo. La Messa ci manca. L’idea di iniziare la Quaresima senza celebrare la Messa con tutta la Comunità lascia un vuoto dentro.

Questa sensazione non è solo mia. È diffusa. Tanti l’hanno manifestata.

Certamente ci saranno tanti altri (anche tra chi si professa credente) ai quali la Messa non importa. Per loro saltarla è il minore dei mali, non è neppure un male.

Ma il vuoto resta.

La Quaresima è il tempo delle rinunce, è come un deserto, dove tante cose mancano, è giusto che manchino. Che però dovesse mancare proprio la Messa, non ce lo saremmo mai aspettato.

Eppure la saggezza della liturgia ambrosiana già ci priva della Messa ogni venerdì di Quaresima: quindi abbiamo già provato qualcosa di simile. Il privarcene – per un po’ – ci fa capire quanto la Messa sia importante e preziosa.

Nella Messa di cui siamo stati privati riconosciamo la presenza di Cristo Gesù, una presenza bella e consolante, capace di dare valore e senso a tutta la nostra vita.

Certamente Gesù è presente in mezzo a noi in tanti modi, oltre al segno eucaristico. È presente nella Parola di Dio, nella Chiesa, nelle persone con cui condividiamo la vita (e che abbiamo sposato), nei poveri, nelle immagini sacre… tanti sono i segni che in modo più o meno efficace rimandano alla presenza di Gesù, tra noi.

Ma nella messa, nell’Eucaristia, c’è qualcosa di particolare, c’è la sua presenza reale, c’è tutto il suo affetto che si trasmette a noi, nel gesto bello di quel pane spezzato e di un vino versato, che diventano il suo corpo e il suo sangue, diventano la sua presenza e la sua vita tra noi. Ci manca l’Eucaristia così come ci possono mancare tanti gesti che danno valore alla nostra vita, non occorre che siano produttivi, che ci servano, sono belli e importanti, come i gesti di affetto, non sembra che servano a qualcosa, ma se mancano rischiamo di perdere il senso e il valore di quello che siamo.

C’è un altro aspetto della Messa che ci manca: la Comunità che da lì scaturisce. Noi siamo Comunità, non possiamo che esserlo, nasciamo e viviamo tra gli altri, con gli altri per gli altri (e anche negli altri). Quanto ci arrabbiamo per questa Comunità che non è mai come vorremmo! Quante volte ci viene voglia di andarcene, di cercarne un’altra, o di isolarci, di pensare a noi stessi, e a pochi cari che però hanno anche loro tanti difetti!

Ma quella Comunità che scaturisce dalla Messa, dall’incontro con Cristo è qualcosa di più. È una Comunità che chiede perdono, che si mette in ascolto (del fratello e, prima ancora, della Parola di Dio), che offre e condivide quel che può, che vuole imparare da Gesù per donarsi fino in fondo, che canta la gioia di camminare insieme, che riparte per portare speranza nel mondo… Ecco, questa Comunità, questa assemblea eucaristica ci manca. Chi l’avrebbe detto? Segno che il nostro trovarci in Gesù ha un valore grande.

La mancanza di Gesù, della sua presenza affettiva, ma reale tra noi, il vuoto di Comunità o, meglio, del suo esprimersi in assemblea riunita per la Messa, sono situazioni preziose che diventano occasione per gustare meglio questi doni quando ci saranno ridati.

don Maurizio