OMELIA per il Venerdì Santo

Perché tanto pianto?

Tutto il mondo piange. Piange tanto, per un motivo. Oggi contempliamo, in questo venerdì santo, la Passione e la morte del Signore Gesù Cristo.

Qui possiamo, come cristiani fedeli, domandarci perché Cristo debba percorrere queste esperienze di sofferenza e di maltrattamento. La risposta si può sintetizzare nell’amore. Amore che Dio Padre onnipotente ha verso noi, nonostante il nostro essere così tanto peccatori; Dio ci ama lo stesso.

In questo momento di emergenza nascono tante domande e alcuni chiedono “Perché Dio permette questo?” o “Forse Dio ci sta dando una punizione?”.

Dio ci ama tanto

Ciò che sappiamo per certo è che Dio è anzitutto amore; Lui non gode per la nostra sofferenza, Lui non vuole che l’umanità soffra. Se Lui avesse voluto che l’umanità soffrisse, penso che non ci sarebbe stato bisogno di mandare suo Figlio a dare la sua vita per noi, per farci riconciliare di nuovo con Lui.

Proprio perché Lui ci ama tanto, ci ha donato suo Figlio Gesù.

In questo venerdì santo tutti noi siamo morti con Cristo e ci siamo rialzati insieme con Cristo.

In questo momento ci insegna profondamente ad abbracciare la Misericordia di Dio.

Anche questa situazione è occasione

È doloroso in questo giorno così importante non poter celebrare insieme, è doloroso, certo, ma, volendo usare le stesse parole dell’Arcivescovo Mario, quello che viviamo potrà diventare un’occasione per noi, un’occasione per stare così tanto vicino a Dio

Questo è momento da vivere per far crescere la nostra fede, è una prova per la nostra fede. Noi possiamo affrontarla per farla crescere ancora. Magari c’è qualcosa che Dio ancora vuole, ma possiamo accogliere questo con la speranza che qualcosa di buono verrà.

Facciamoci domande

Ognuno di noi deve domandarsi, personalmente “In quale modo io ho contribuito alla sofferenza di Cristo? In quale modo io sono stato fonte della sofferenza per gli altri? Che cosa prometto davanti a Dio di fare?” Nel brano della Passione che abbiamo ascoltato possiamo metterci nei panni di Giuda e domandarci “Che cosa avremmo fatto al suo posto?”

Possiamo così imparare un atteggiamento fondamentale: quello del pentimento. Siamo veramente pentiti? Come abbiamo vissuto questo tempo di Quaresima? Siamo veramente pentiti per le cose che abbiamo fatto, non conformi alla volontà Dio e dalle quali abbiamo promesso di cambiare?

Dio ci ama lo stesso.

Chiediamo dunque al Signore che Lui ci dia la forza di abbracciare la sua Misericordia.

Cristo è morto sulla croce per i miei peccati e i vostri peccati e con le sue mani aperte ci invita ancora ad andare a Lui per trovare la sua Misericordia.

L’esistenza cristiana si realizza dunque nel mistero della croce di Gesù!!!

Sia lodato Gesù Cristo.

don Marko