MINISTERO D’ACCOGLIENZA

A volte ho sognato un bel servizio d’accoglienza.

Sono molteplici e variegati i servizi che animano la vita di una chiesa. Il termine più preciso non è “servizio”, ma “ministero”. Tra coloro che svolgono i vari ministeri ci sono, per esempio, i ministri straordinari dell’Eucaristia, gli operatori della carità, i catechisti, chi serve al bar dell’Oratorio, chi svolge ruoli di segreteria o pulisce i vari ambienti… Sono ministeri anche coloro che svolgono servizi durante la liturgia come i lettori, i cantori, i chierichetti…

Alcuni ministri sono istituiti ufficialmente con uno speciale rito nella Chiesa nel cammino verso il Sacramento dell’ordine: per esempio sabato 20 giugno a Desio, il nostro Gaetano Macaluso sarà “istituito” (si dice così) nel ministero del lettorato, come tappa del cammino verso il diaconato permanente: la tappa successiva sarà il “ministero dell’accolitato”.

Tra i ministri della liturgia a volte mi sono trovato in passato a sognare (niente di più che sognare) il servizio d’accoglienza: persone che si posizionano all’ingresso della chiesa prima, durante e dopo le celebrazioni, accolgono con un sorriso chi entra, salutano silenziosamente, invitano a mantenere uno stile che aiuti un clima di preghiera, offrono eventualmente un foglietto, invitano a prendere posto… fanno percepire un clima cordiale, bello, una Comunità che accoglie.

Ora abbiamo ripreso a celebrare, mentre non è ancora terminata l’emergenza sanitaria. Il doveroso rispetto delle regole di sicurezza ha chiesto la presenza di non pochi volontari per garantire un servizio d’ordine. Anche loro, come tanti altri, hanno dato il loro contributo, spesso con dedizione e fatica. Sono riconoscibili per una pettorina fluorescente (anche questa frutto di generosità). Ci invitano a mantenere le distanze, a igienizzarci le mani, a prendere un foglietto… Ci indicano il posto da occupare durante la celebrazione, aiutano a uscire in modo ordinato quando questa termina, sanificano panche e sedie… Il loro lavoro è preziosissimo.

Li abbiamo chiamati volontari del “servizio d’ordine”.

Ora però vorrei chiamarli

“MINISTRI DELL’ACCOGLIENZA”,

vorrei vederli sempre più come parte costante delle nostre liturgie, un segno bello di una comunità che accoglie, che fa sì che chiunque arrivi in chiesa, si senta accolto da uno sguardo amico, stimato e valorizzato, Segno di quel Regno d’amore che Gesù ha inaugurato per tutti gli uomini.

Ringraziamo anche loro, come ringraziamo i tanti che si spendono per la nostra Comunità.

Invito tutti a domandarsi quale ministero il Signore ci proponga per essere parte viva di una chiesa che annuncia il Regno di Dio.

don Maurizio