È TEMPO DI MANIFESTAZIONI

È TEMPO DI MANIFESTAZIONI

Potrebbe essere questo il tempo delle manifestazioni. Mi riferisco a questo tempo dopo le feste natalizie, il tempo dopo l’Epifania, che significa, appunto, “manifestazione”. Potrebbe esserlo particolarmente con questa epidemia che sta mietendo tante vittime, più di quante possiamo immaginare, crea disorientamento e mostra, anzi, manifesta tutta la nostra fragilità, tutte le nostre incapacità ad affrontare un nemico così piccolo, da nascondersi anche alla nostra incomprensione. E nascondersi è il contrario di manifestarsi.

Potrebbe essere questo il tempo in cui manifestare ciò che vale, ciò che è vero, buono e bello.

È il momento di far vedere il meglio di noi, intendo di noi cristiani, il meglio di noi che cerchiamo di seguire Gesù, pur tra mille contraddizioni ed errori.

Penso che il meglio che possiamo manifestare in questi tempi così difficile sia la perseveranza nel far emergere il bello presente in ciascuno.

Sono tante le circostanze che mostrano le nostre e altrui brutture, dai social, alle cronache, fino alle chiacchere e ai pettegolezzi, anche quelli virtuali. Non è, purtroppo, una novità che anche a Pero e Cerchiate non mancano occasioni per denigrare, accusare, offendere. Non è difficile costatare quanta fatica facciamo ad ascoltare, capire, a metterci nei panni degli altri, a provare a capire le ragioni di chi pensa diversamente da noi e ha interessi diversi dai nostri.

Ebbene, credo che questo sia il tempo nel quale impegnarci a valorizzare ogni altra persona, anche chi è diverso da noi, anche coloro che ci sono indifferenti, anche quanti ci denigrano, anche coloro che ci fanno del male.

Questo è il meglio di noi, credenti in Gesù: noi dobbiamo manifestare il meglio di tutti.

Per iniziare possiamo porre sotto lo sguardo di Dio Padre ogni volto che incontriamo, per coglierne le possibilità e la bellezza. Il passo successivo sarà quello di esplicitare il bene che abbiamo contemplato, parlarne con qualcuno, raccontarlo, si potrebbe anche postarlo su qualche social… E poi trovare un modo per valorizzare tutto ciò che di bello uno fa: condividere un impegno, aiutare in un’impresa, impegnarci per fare insieme un po’ di bene. E se dobbiamo collaborare con chi è diverso da noi o non pensa come noi …meglio, sarà l’inizio di qualcosa di nuovo.

don Maurizio