UN SOGNO PER RIPARTIRE

UN SOGNO PER RIPARTIRE

Abbiamo di fronte non piccole spese per le nostre strutture.

A Cerchiate stiamo terminando alcuni lavori che hanno reso il cosiddetto “ex asilo” più sicuro e più adeguato per i nostri futuri incontri. Dobbiamo adeguare la cucina dell’oratorio in via Volta. Sarebbe bello progettare una nuova sacristia con annessa una segreteria parrocchiale più accessibile.

A Pero dobbiamo provvedere per mettere in sicurezza la piazza dall’invecchiamento degli alberi, per sostituire la guaina che ricopre il tetto dell’Oratorio, per controllare lo stato dei cementi del tetto della chiesa, per ripensare l’illuminazione e la sacristia della stessa chiesa, per mettere in sicurezza il sotto-chiesa con una rampa esterna…

Le spese sono tante. La domanda immediata che viene in mente è “Come trovare i soldi necessari?” Ma non è la domanda giusta. La domanda vera è “Come realizzare insieme questa Comunità?”. Non dobbiamo partire dalle strutture, ma da noi, dalle persone.

Io sogno una Comunità che cresce nell’incontro con il Signore Gesù mediante i Sacramenti, una Comunità che prega. Sogno una Comunità che, in forza di questa incontro, è presente sul nostro territorio. È una Comunità attenta agli ultimi, ai poveri, ai sofferenti. Sogno una Comunità che dialoga con ogni persona (credente o no), che collabora con le istituzioni e con tutte le associazioni, che offre il suo contributo per rendere più bella la vita di gran parte, ma vorrei che diventasse sempre più tra noi un sentire comune, uno stile per camminare insieme. Vorrei che condividessimo tutti insieme sforzi e impegno, che ci sostenessimo per fare ciascuno la propria parte, per offrire il nostro impegno, le nostre capacità e per valorizzare quanto ogni persona può offrire.

Se questo sogno diventa progetto, allora anche le nostre strutture acquistano più vitalità, diventano le “nostre” strutture, sono sempre percepite come nostre e messe a disposizione di tutti.

Ce ne faremo tutti carico. Potremo investire molto anche i nostri soldi per rinnovarle e trasformarle affinché siano anch’esse uno strumento di evangelizzazione. Più aderiamo a questo progetto, più saremo in grado anche di affrontare le spese che abbiamo davanti.

don Maurizio