Ascensione del Signore Gesù in cielo

“…mentre lo guardavano, Gesù fu elevato in alto e una nube lo sottrasse ai loro occhi.”

 (At 1,9)

È strana la festa dell’Ascensione di Gesù al cielo. Una volta era vacanza. Me lo ricordo bene perché non andavo a scuola e i grandi non andavano a lavorare. Andavo a Messa. Poi è stata spostata in domenica, e si è confusa tra le tante domeniche di primavera, piena di tante manifestazioni… pochi se ne accorgevano. Ancora oggi in gran parte dell’Italia questa festa (liturgicamente parlando, più che una Festa, è una Solennità!) cade in domenica. Dieci anni fa, nella nostra diocesi, è tornata al giovedì, quaranta giorni dopo Pasqua, dieci prima della domenica di Pentecoste: come giovedì prossimo, 30 maggio. Noi la ricorderemo nelle messe d’orario, quelle previste nei giorni feriali, mercoledì alle ore 18.00 a pero e alle ore 20.30 a Cerchiate; giovedì alle ore 8.30 a Pero e alle ore 18.30 a Cerchiate. In più celebreremo alle ore 21.00 a Pero, per chi lavora e vuole accorgersi di questa festa.

È strana questa festa dell’Ascensione. Una festa ha bisogno di farsi notare, è la condivisione di qualcosa di bello che è stato realizzato, vissuto o accolto come dono. Ma è difficile farsi notare nella complessità di oggi, dove ognuno tende a ritagliarsi i suoi spazi. Se non è neppure vacanza, tutto passa inosservato!

È strana questa festa dell’Ascensione. In una festa si fa vedere qualcosa di bello, ma qui festeggiamo Gesù che si sottrae a nostri occhi: che cosa c’è da vedere? A Natale e più ancora nell’Epifania festeggiamo Gesù che nasce, si fa vedere al mondo. Qui, invece, festeggiamo Gesù che si nasconde. Non è strano?

È strana questa festa. È una provocazione! Una sfida. Gesù sembra che mi dica: vuoi provare a riconoscere e condividere la mia presenza anche se non mi vedi? Vuoi provare a riconoscere e condividere con me tante belle esperienze a cui nessuno bada, tante persone che fanno del bene e di cui nessuno si accorge? Vuoi provare a vedere quelli che nessuno mai guarda (se non per disprezzarli) e che nessuno ascolta?

È strana questa festa che ci permette di vivere in modo nuovo ogni altra festa, iniziando da quella della Visitazione di Maria ad Elisabetta (venerdì), e poi la FESTA DELLE GENTI (sabato), e poi la domenica, e poi la Pentecoste (domenica 9 giugno)…

Venite voi a condividere una festa così strana?

don Maurizio