LETTERA di don ANDREA TONON

LETTERA di don ANDREA TONON

a tutta la Comunità Pastorale di Pero e Cerchiate

Melegnano, 8 giugno 2022

Carissimi parrocchiani
di Pero e Cerchiate,

con gioia e trepidazione vi scrivo queste righe, nell’attesa di conoscervi personalmente. Gioia, perché da 21 anni sono sacerdote, e da 21 anni aspettavo questo momento: non perché gli anni passati nelle tre parrocchie in cui sono stato destinato non contino – anzi giungo da voi con un bagaglio di esperienze che rimarranno sempre nel cuore –, ma perché un prete diocesano non può non avere il desiderio di avere una comunità da guidare come parroco. Non si tratta di ambizione o carrierismo, anche perché di certo aumentano responsabilità e preoccupazioni; si tratta piuttosto della chiamata a prendersi cura di una porzione del popolo di Dio, sulle orme di Gesù buon Pastore.

Noi preti diocesani abbiamo certo i nostri affetti che ci sostengono: in primo luogo il Signore, amico sincero e sposo fedele, poi, nel mio caso, ancora i miei genitori, che verranno a vivere con me, e ancora i confratelli nel ministero, dai veri e propri amici ai preti che collaborano nella pastorale; ma quello che ci sostiene e che dà senso alla nostra vita sono i parrocchiani, è la gente. Dunque non possiamo vivere senza di voi; certo, il parroco sarà sempre il parroco, e magari rimarrà sempre una certa distanza (non distacco) tra lui e i laici, ma io penso che dobbiamo sentirci anzitutto accumunati dal nostro Battesimo, che ci lega a Gesù e tra noi, come fratelli.

Una volta si diceva che la parrocchia è la “sposa” del parroco; forse questa terminologia ha fatto il suo tempo, anche perché il tempo di permanenza di un prete in un posto ormai raramente supera i 10 anni. Tuttavia io credo che la relazione sponsale possa far intuire qualcosa del coinvolgimento di un prete in una comunità, un coinvolgimento totalizzante, che riguarda pensieri, affetti, tempo, energie; e non si tratta di un peso, di un dovere, tanto meno di una croce, ma di una gioia, la gioia di avere il privilegio di servire una comunità.

Ecco perché parlavo anche di trepidazione: c’è il desiderio di vedere questa “sposa”, di ammirare la sua bellezza, ma anche un po’ di timore. È vero che in questi ultimi 8 anni mi sono occupato di una parrocchia “quasi” come parroco, ma si trattava di una parrocchia più piccola, sui 5000 abitanti, e inoltre avevo sempre qualcuno a cui appoggiarmi, il parroco e responsabile della comunità pastorale di Melegnano. Il “salto” alla carica di parroco mi suscita qualche preoccupazione, e qualche domanda: “ne sarò degno? Sarò capace di essere al tempo stesso fratello, sposo, ma anche padre per una comunità? Sarò capace di essere vicino a voi, di ascoltare e sostenere, e allo stesso tempo non venir meno alla responsabilità di decidere e guidare?”. Eppure da quando il 19 aprile per la prima volta il vicario episcopale mi ha parlato di Pero come della mia possibile destinazione, è come se fosse nato un legame misterioso, che non so descrivere eppure è reale. Ho visto come un segno il ritrovare il caro don Simone, conosciuto quando era in seminario e io ero il coadiutore della sua parrocchia; ho percepito da don Maurizio e da altri sacerdoti a cui ho chiesto di voi, come don Giacomo, il grande affetto che hanno per questa comunità; ho vissuto con una certa ansia la settimana in cui aspettavo di sapere se la casa parrocchiale potesse ospitare i miei genitori, condizione senza la quale non avrei potuto accettare questo incarico, e , quando tutto si è risolto, ho tirato un sospiro di sollievo. 

Voi mi direte: “Parli bene, don Andrea, ma ancora non ci conosci… quando arriverai ci sarà un po’ di luna di miele, ma poi i nodi verranno al pettine.” E va bene, ve lo concedo: dovremo imparare a conoscerci, ad accettarci, ad abituarci io a voi e voi a me, persino a sopportarci… Ma non capita in ogni matrimonio? Intanto mi affido e vi affido a Maria, che lascio qui a Melegnano come Vergine del Carmelo e ritroverò a Pero nella sua Visitazione; chiedo l’intercessione dei santi Filippo e Giacomo, patroni della chiesa di Cerchiate, e di san Giovanni Paolo II, che dà il nome a questa bella comunità pastorale. Domani festeggerò con i miei compagni il mio anniversario di ordinazione: porterò sull’altare voi e il cammino che ci aspetta insieme.

A presto!

don Andrea Tonon

Nota: da settembre 2022 don Andrea Tonon sarà nuovo Parroco e responsabile della Comunità Pastorale San Giovanni Paolo II formata dalle parrocchie: “Visitazione di Maria Vergine” in Pero e “Santi Filippo e Giacomo” in Cerchiate di Pero